







































(ANSA) – MILANO, 7 MAG – C’e’ un pezzetto di DNA ‘impazzito’ nei pazienti che hanno una delle varianti piu’ comuni della distrofia muscolare, che colpisce 4.500 persone in Italia e quasi mezzo milione in tutto il mondo. A scoprirlo sono stati i ricercatori guidati da Davide Gabellini, dell’Istituto Telethon Dulbecco del San Raffaele di Milano, con uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Cell. La scoperta, spiega il San Raffaele, getta luce su una malattia che al momento non aveva un’origine nota.(ANSA).
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